I precedenti delle gare di oggi: 10 giugno
Spagna-Italia
Un dato positivo per regalare ottimismo, in attesa di una gara giustamente temuta, visto che l’Italia gioca contro i campioni europei e mondiali in carica. La Spagna non batte l’Italia al novantesimo in gare ufficiali da 92 anni. L’anno era il 1920, il torneo quello olimpico di Anversa. O meglio, il torneo di consolazione dopo che entrambe le squadre erano state eliminate ai quarti di finale. Gli spagnoli si imposero per due a zero, con la doppietta del basco Félix Sesúmaga, attaccante del Barcellona. La vendetta azzurra arrivò nelle due seguenti Olimpiadi e soprattutto nei quarti di finale dei mondiali del 1934, disputati in Italia e vinti dalla squadra di Vittorio Pozzo. La sfida tra Italia e Furie Rosse fu un’autentica battaglia. Anzi, furono due battaglie, visto che la prima si concluse in parità, dopo le reti di Luis Regueiro, bomber del Real Madrid, e di Giovanni Ferrari, bandiera juventina e recordman di scudetti vinti in coabitazione con Giuseppe Furino. Si rigiocò il giorno dopo e gli azzurri approfittarono di una rosa più ampia per poter fare un maggior numero di cambi e vincere grazie al gol, forse irregolare, di Meazza. La tradizione favorevole all’Italia prosegue anche nel dopoguerra, con gli spagnoli in grado di vincere solo in amichevole. Nel 1980, poi, le due nazionali si ritrovano di fronte nella prima gara dell’Europeo, ancora una volta con l’Italia padrona di casa. E ancora una volta con un arbitraggio che non soddisfa gli iberici, costretti allo zero a zero per colpa di due gol annullati e parsi regolari. Quel punto, alla fine, sarà l’unico conquistato dalla Spagna, mentre all’Italia non basterà a centrare il primo posto e di conseguenza la finalissima. Otto anni dopo è ancora Europeo ed è ancora una delusione per le Furie Rosse, che tengono il pallino del gioco ma vengono beffate da Vialli, dando in pratica l’addio alle semifinali. E tornando ai mondiali le cose non cambiano. A Usa 94, infatti, la Spagna si issa fino ai quarti, ma sulla strada verso la seconda semifinale della sua storia, dopo quella del 1950, si erge l’Italia di Sacchi, e soprattutto di Baggio. O meglio “dei” Baggio. Dino apre le marcature con un bolide nel primo tempo. Caminero pareggia a inizio ripresa, ma nel finale è il più atteso di tutti, Roberto Baggio, a segnare il gol vittoria al termine un gran contropiede. Il cambio di vento arriva col nuovo millennio. Il 22 giugno del 2008 è una data storica per la Spagna. A Vienna affronta e batte l’Italia ai calci di rigore, con l’errore decisivo di Di Natale, lanciandosi verso la conquista del suo secondo titolo continentale e dando l’avvio a un biennio indimenticabile. Non vince al novantesimo, però, quel tabù è ancora intatto. Un pareggio oggi andrebbe più che bene e allora tanto vale sperare nella cabala.
Irlanda-Croazia
Dalla rinascita della Croazia, dopo la dissoluzione della Jugoslavia, sono sei le volte che queste due nazionali si sono affrontate. Nelle quattro amichevoli, disputate tutte a Dublino, gli irlandesi sono riusciti a imporsi una sola volta, nel 2004 con Robbie Keane, venendo invece bloccati sul pareggio nelle altre tre occasioni. L’unica vittoria croata risale alla gara disputata a Zagabria durante le qualificazioni per l’Euro 2000. Vittoria firmata da Davor Šuker in pieno recupero, ma alla fine risultata inutile, perché il girone sarà vinto dalla Jugoslavia. All’Irlanda, che all’andata si era imposta per due a zero con reti dei Red Devils Dennis Irwin e Roy Keane e con i croati rimasti in nove per le espulsioni di Stanić e Jurčić, resterà il secondo posto, poi vanificato dalla sconfitta nello spareggio contro la Turchia.