I precedenti delle gare di oggi: 15 giugno
Ucraina-Francia
Poco più di dieci anni di confronti tra Ucraina e Francia, ma già sei precedenti, con gli ex sovietici mai in grado di avere la meglio. Il primo faccia a faccia risale alle qualificazioni per l’Euro 2000. Dopo i primi anni di difficoltà, in seguito all’indipendenza, la nazionale ucraina sta crescendo, tanto da chiudere seconda davanti alla Russia. Una bella soddisfazione, anche se poi allo spareggio la Slovenia le spegnerà i sogni di gloria. Considerato l’unico punto di distacco dalla Francia, vincitrice del girone, resterà il rammarico per i due pareggi per zero a zero negli scontri diretti contro i campioni del mondo, che poi faranno loro anche il titolo continentale. Andrà peggio otto anni dopo, durante le qualificazioni per l’Euro 2008. Le due squadre sono inserite nello stesso raggruppamento dell’Italia, fresca vincitrice del titolo mondiale, che chiuderà al comando. L’Ucraina delude parecchio, pur essendo reduce da un ottimo torneo iridato, concluso contro gli azzurri ai quarti di finale. Shevchenko e compagni chiudono infatti quarti, dietro anche alla Scozia. A Saint-Denis arriva un secco due a zero, firmato da Ribéry e Anelka nella ripresa. La gara di ritorno, giocata a Kiev, è quella che chiude il girone e vede i padroni di casa già eliminati e i transalpini già certi del secondo posto. Finisce due a due, con Henry e Govou che ribaltano la rete iniziale di Voronin, prima del pareggio finale di Shevchenko. Precedenti non benauguranti per i padroni di casa, dunque, tanto più se consideriamo l’ultimo incontro, giocato proprio a Donetsk nel giugno dello scorso anno. Il quattro a uno in rimonta dei francesi, dopo l’illusorio vantaggio di Tymoshchuk e con la doppietta dell’esordiente centrocampista del Sochaux, Marvin Martin, non farà certo dormire sogni tranquilli al tecnico Oleg Blokhin.
Svezia-Inghilterra
Nello scorso novembre, con l’uno a zero di Wembley firmato Gareth Barry, l’Inghilterra è riuscita a interrompere un’astinenza di vittorie contro la Svezia che durava da oltre 40 anni, dal 1968 per la precisione. Gara storica perché l’ultima di Fabio Capello sulla panchina dei Tre Leoni, oltre che la prima di Daniel Sturridge. E gol storico, perché quello di Barry, con una lieve deviazione di Majstorovic, è stato il numero 2000 nella storia della nazionale inglese. Come detto, i bianchi non vincevano dal tre a uno del 1968 ottenuto dai campioni del mondo in carica, guidati da Bobby Charlton. Nel mezzo tanti pareggi e un paio di sconfitte pesanti. La prima, quella più difficile da digerire, arriva nell’Europeo del 1992, giocato proprio in Svezia. David Platt illude i suoi, segnando dopo quattro minuti il gol che permetterebbe il sorpasso qualificazione. Nella ripresa, però, il sorpasso lo compiono gli scandinavi, con le reti del difensore goleador Jan Eriksson, al secondo centro nel torneo, e di Thomas Brolin, che già aveva deciso il derby con la Danimarca. Inghilterra eliminata e padroni di casa primi e in semifinale. Agli albionici non va molto meglio durante le qualificazioni per l’Euro 2000, che si aprono con una nuova sconfitta in rimonta firmata dall’ex meteora milanista Andreas Andersson e da Mjällby, dopo la rete lampo di Shearer. Gli inglesi agguanteranno poi il secondo posto, vincendo lo spareggio con la Scozia, pur venendo frenati al ritorno sullo zero a zero in una gara a suo modo storica, nella quale Scholes sarà il primo giocatore inglese a essere espulso in una gara disputata sull’isola. I sudditi di Elisabetta devono inghiottire rospi anche nelle gare “mondiali”. Durante quelle di qualificazione a Italia 90 la Svezia li costringe a due pareggi a reti inviolate, scippando loro il primo posto nel girone. La qualificazione arriva comunque e a fine torneo arriverà anche il ritorno in semifinale a 20 anni di distanza dall’ultima volta. Nel segno dei pareggi anche le ultime due sfide, giocate nei tornei del nuovo millennio. Nel 2002, in Giappone, Alexandersson risponde a Sol Campbell e la Svezia conquista ancora una volta il primo posto beffando l’Inghilterra, ma soprattutto l’Argentina, costretta a tornare subito a casa. Situazione simile nel 2006, quando a Colonia le due squadre si scambiano i colpi in uno spettacolare due a due, con un gran gol di Joe Cole, e si qualificano per una volta con i più titolati davanti. Svezia imbattuta in gare ufficiali, dunque, una statistica che non farà felice Roy Hodgson, il quale per sorridere deve scavare come un archeologo fino al 1908, quando durante le Olimpiadi di Londra i britannici padroni di casa si imposero per dodici a uno. Altra epoca, altro calcio. Battere la Svezia stasera potrebbe essere visto come un’impresa.