Grecia eroica, Karagounis-gol e quarti conquistati. Per la Russia amaro addio
LE FORMAZIONI - La Grecia opera un paio di cambi in difesa con Tzavellas sulla fascia preferito a Holebas e Papastathopoulos che rientra dalla squalifica e si piazza al fianco di Papadopoulos. In mezzo al campo torna Karagounis al fianco di Maniatis e Katsouranis. Samaras e Salpingidis esterni con Gekas unica punta. La Russia ripropone la stessa formazione di sempre con la sola novità Gulshakov in mezzo al campo. Ignashevich e Berezutski sono i centrali di difesa con Anyukov e Zhirkov terzini di spinta. In avanti Kerzhakov confermato al centro dell'attacco nonostante le polemiche con Arshavin e Dzagoev a completare il reparto.
INIZIO VIVACE – Partita subito giocata a ritmi alti con la Grecia subito all'attacco, mentre la Russia preferisce gestire la gara potendo accontentarsi anche del pari. Al 5° Katsouranis al volo impegna severamente Malafeev sugli sviluppi di un corner dando il via alle ostilità. La risposta è immediata con Arshavin prima, che colpisce di suola un cross di Dzagoev impegnando il portiere greco alla parata in due tempi, e Kerzhakov poi che manda di pochissimo a lato dal limite. La Russia dopo i problemi iniziali comincia a crescere e guadagnare campo schiacciando la Grecia nella propria metà campo. Gli uomini di Santos, che presto passano ad un 4-5-1 con Salpigidis e Samaras costretti ad inseguire i terzini russi, lasciando Gekas troppo solo in avanti e ben controllato dai centrali avversari.
UNA SOLA SQUADRA IN CAMPO – La Russia si fa preferire sul piano del gioco, ma non affonda i colpi con decisione, mentre la Grecia sembra quasi smettere di giocare assistendo passivamente alle giocare degli uomini di Advocaat e limitandosi a difendere e lanciare lungo in una terra dove ci sono solo le maglie rosse degli avversari a chiudere sull'isolatissimo Gekas. Al 40° Zhirkov ci prova dal limite, ma il suo tiro a giro esce di pochissimo sopra la traversa di Sifakis.
SORPRESA GRECA – Allo scadere del primo tempo, con la Russia che ha in mano la gara, accade l'inenarrabile: Ignashevich con uno sciagurato colpo di testa all'indietro lancia Karagounis che entra in area resistendo al ritorno di Zhirkov e fulmina Malafeev con un diagonale potente che porta avanti gli ellenici a sorpresa.
RUSSIA ARREMBANTE – Advoccat allora prova la mossa Pavlyuchenko per dare più peso all'attacco, ma la Grecia concede pochissimi spazi in difesa, cercando poi di ripartire in contropiede per chiudere la gara. La Russia costruisce ancora tante occasioni, ma come nel primo tempo non riesce ad essere precisa al momento del tiro. Poco prima dell'ora di gioco le due squadre sfiorano il gol: Prima è la Russia con Denisov ad andare vicino al pari con una conclusione potente dai 25 metri che finisce di poco a lato, poi è la Grecia a rispondere, ma Gekas viene anticipato al momento del tiro dentro l'area piccola.
GRECIA PERICOLOSA - Al 60° giallo in area russa, con Karagounis che viene steso da Ignashevich in area: l'arbitro però punisce per simulazione il centrocampista ellenico che ammonito dovrà saltare l'eventuale quarto di finale. Al 69° l'occasione buona per il raddoppio arriva con una punizione di Tzavellas che su punizione colpisce l'incrocio dei pali con Malafeev immobile. La Russia comunque non molla e con tutte le punte a disposizione in campo cerca di andare all'assalto della porta di Sifakis che però si fa trovare sempre pronto fra i pali.
ASSALTO FINALE – L'assalto finale russo è più nervoso che ragionato, con gli attaccanti russi che faticano a trovare la porta avversaria e sfiorano il pari solo nel finale con un colpo di testa di Dzagoev che finisce di poco a lato.
TRIPLICE FISCHIO – La Grecia conquista così una qualificazione ai quarti insperata dopo le prime due gare mettendo in campo le sue qualità migliori: grande organizzazione difensiva e una grinta fuori dal comune, come se si caricassero sulle spalle tutto il peso del popolo greco per provare a regalargli un po' di gioia in momenti difficili per il futuro della nazione. Vittoria alla fine meritata per come la Grecia ha saputo limitare la Russia e colpire nelle poche occasioni create. Delude molto la squadra di Advocaat che sembrava la grande novità dell'Europeo e una possibile mina vagante. Troppi errori in avanti e troppa disattenzione dietro per i russi, che tornano a casa in maniera roccambolesca, ma meritatamente per come hanno gestito l'ultima gara del girone.