Italia, Criscito: "Non ci sto a passare come capro espiatorio"
In un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport il terzino dello Zenit San Pietroburgo Domenico Criscito, coinvolto dallo scandalo calcioscommesse che gli è costato la convocazione ad Euro 2012, si è sfogato definendo quello che gli è successo come "una storia assurda".
Il difensore ex Genoa e Juventus parte proprio dal giorno dell'arrivo della polizia a Coverciano."Non me lo sarei mai aspettato - ha ammesso Criscito - Non ho fatto nulla di male nella mia vita, come può testimoniare chi mi conosce. Credo, però, che, per una foto di più di un anno fa, avrebbero potuto chiedermi prima spiegazioni: senza attendere il giorno prima delle convocazioni". Poi è arrivata l'esclusione da Euro 2012. "Riflettendo meglio e con un attimo di valutazione in più, sarebbe stata evidente la mia assoluta estraneità - ha aggiunto il terzino - Provo rabbia e dispiacere nell'essere stato fatto passare come pietra dello scandalo in Europa. Non ci sto a passare come capro espiatorio di situazioni che non mi hanno mai riguardato".
Criscito però getta acqua sul fuoco quando parla della posizione di Leonardo Bonucci, indagato come lui ma facente ancora parte dei 23 che andaranno agli Europei. "Dovevamo andare entrambi, visto che l'avviso di garanzia non costituisce prova di colpevolezza - ha sottolineato il giocatore dello Zenit - La mancata convocazione per entrambi potrebbe essere interpretata come un giudizio sommario di colpevolezza agli occhi del mondo sportivo".