Benitez: "Vi svelo il mio pronostico su Spagna-Italia e i nomi di chi allenerei tra i loro calciatori"

Benitez: "Vi svelo il mio pronostico su Spagna-Italia e i nomi di chi allenerei tra i loro calciatori"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Titone/BernabeuDigital.com
giovedì 20 giugno 2024, 16:10News
di Fabiola Graziano

Spagna-Italia è la partita del cuore di Rafa Benitez. Dalle colonne de La Repubblica, l'ex allenatore tra gli altri di Napoli e Inter ha analizzato così il big match in programma questa sera a Euro 2024 e valido per la seconda giornata del girone B.

"Non amo le previsioni e non le indovino quasi mai, però ho la sensazione che stasera possa finire con un bel pari. È una partita differente, speciale: mi piacerebbe di più parlarne se fosse la finale. Spalletti vuole il pallone tra i piedi dei suoi, mentre la Spagna ha avuto meno possesso della Croazia ma il risultato è stato 3-0. Conta creare situazioni da gol e non palleggiare per il solo gusto dell’estetica. Se faranno dei calcoli? In teoria sì, ma entrambe hanno vinto senza convincere del tutto. Spagna e Italia hanno il potenziale per migliorare, prognosi incerta.

La Spagna? Ho apprezzato l’equilibrio dato dai centrocampisti, per compensare lo sbilanciamento in avanti. Non è una Spagna touch and touch, hanno la velocità per fare danni a ogni difesa uno contro uno.

L'Italia? Apprezzo la gestione ragionata della palla e la capacità di far male con gli esterni. L’ampiezza dell’Italia favorisce gli inserimenti dei centrocampisti.

Il Bel Paese? Quando ci torno, mi sento a casa. Ho allenato a Milano e a Napoli, la Serie A era un torneo competitivo, con tifoserie calorose. Ora c'è un'ulteriore rinascita, con risultati eccellenti nelle Coppe. L'Italia sta recuperando il suo livello ed è un bene. Non mi piacevano perdite di tempo e simulazioni, aumentate pure in Spagna. Sarei per un utilizzo più incisivo del Var, con sanzioni anche a gare concluse. Sarebbe un deterrente per i giocatori e faciliterebbe il lavoro degli arbitri. La Serie A è un gran palcoscenico, ma tornerei solo per una squadra competitiva, non per sopravvivere.

Chi allenerei degli Azzurri? Federico Chiesa: è diverso dagli altri, mi divertirei a lavorare con lui. Nella Spagna invece, Carvajal, Nacho, Joselu, Merino e Ayoze li ho avuti, mi intriga Rodri".