Di Natale-Fabregas: Italia e Spagna non si fanno male
LE FORMAZIONI – La Spagna a sorpresa si schiera senza punte con Fabregas che funge da finto centravanti, supportato da Iniesta e Silva esterni. In mezzo al campo Xavi, Xabi Alonso e Busquets. In difesa, davanti a Casillas, ci sono Arbeloa e Alba sulle fasce, Piqué e Sergio Ramos centrali. L'Italia scende in capo col 3-5-2 provato per tutta la settimana: De Rossi fa il centrale con Bonucci e Chiellini. Giaccherini vince il ballottaggio con Balzaretti per la fascia sinistra con Maggio a Destra. In mezzo Pirlo, Machisio e Thiago Motta. Cassano-Balotelli in attacco.
GARA BLOCCATA – La Spagna fin dai primi minuti impone il suo gioco compassato fatto di tanti passaggi corti e giocatori che si invertono di posizione senza dare punti di riferimento alla difesa azzurra che soffre negli scambi corti al limite dell'area. Gli iberici però appaiono poco incisivi in attacco, dove solo Silva arriva pericolosamente al tiro pur senza preoccupare troppo Buffon. L'Italia agisce sopratutto di rimessa cercando di sfruttare le due fasce laterali dove Maggio e Giaccherini sono molto attivi. La prima occasione del match arriva però da calcio piazzato con Pirlo che chiama alla respinta Casillas con un tiro potente dal limite dell'area. La Spagna fa più possesso, ma è l'Italia a pungere in maniera più pericolosa, soprattutto con Cassano che per due volte prova a sorprende senza fortuna Casillas. La risposta arriva con Iniesta che accelera sulla trequarti e si presenta al tiro in area: la difesa azzurra respinge facendo muro davanti al centrocampista. La Spagna fa tutto bene fino al limite dell'area, ma manca di un uomo d'area di rigore che possa concretizzare la mole di lavoro creata, l'Italia è più rapida e pungente anche se fatica a trovare varchi nella difesa iberica. L'ultima occasione del primo tempo arriva con Thiago Motta che di testa impegna Casillas alla respinta a mano aperta.
RIPRESA VIVACE– Nella ripresa la Spagna spinge sull'acceleratore e va vicina al gol con Fabregas prima e col solito Iniesta poi: sulla prima conclusione è bravo Buffon, sulla seconda è invece la mira del centrocampista catalano a non essere precisa. L'Italia risponde con con Balotelli che ruba palla sulla destra a Ramos e si presenta da solo di fronte a Casillas, addormentandosi però al momento del tiro e facendosi recuperare dallo stesso Ramos.
BOTTA E RISPOSTA - L'errore costa caro a Balotelli, che viene sostituito da Di Natale. L'attaccante friulano dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo scatta sul filo del fuorigioco su un filtrante di Pirlo e si presenta davanti a Casillas battendolo con un preciso piatto sul secondo palo che fa esplodere la gioia della panchina azzurra. La Spagna non si abbatte e pareggia i conti immediatamente con Fabregas al termine di uno scambio corto al limite dell'area con Silva che serve il centrocampista del Barça che batte Buffon in uscita.
EMOZIONI FINALI - La gara si accende con le due squadre che sfiorano il vantaggio coi nuovi entrati Di Natale e Fabregas. L'azzurro non è preciso alla conclusione su assist di Giovinco, mentre Torres si fa anticipare da Buffon in uscita, che agisce quasi da libero. L'attaccante del Chelsea è unavera e propria furia a all'85° sfiora il gol del vantaggio scattando in mezzo alla difesa dell'Italia, provando poi a sorprendere Buffon, molto lontano dalla porta, con un pallonetto che si spegne sopra la barriera.
TRIPLICE FISCHIO – Finisce in parità l'esordio dell'Italia ad Euro 2012. Gara ben giocata dall'Italia nonostante l'incognita modulo. Gli azzurri giocano alla pari con una Spagna che delude in attacco e che rispetto al passato non ha il predominio territoriale in mezzo al campo. Xavi e Xabi Alonso giocano su ritmi bassi e l'assenza di punte crea problemi nella creazione del gioco offensivo, dove il solo Iniesta per lunghi tratti prova a sorprendere la difesa azzurra. Le cose migliorano con l'ingresso di Torres che da profondità e incisività alla manovra, nonostante sia ancora lontano anni luce da quello visto nel 2008. Per l'Italia buona la prova di De Rossi centrale e in parte del centrocampo che riesce ad irretire i dirimpettai iberici. Da rivedere però le prove di Bonucci e Maggio. In avanti bene Cassano e i subentrati Giovinco e Di Natale, mentre Balotelli viene bocciato sonoramente per la troppa sufficienza con cui gioca.