Irlanda, contro l'Italia con col lutto al braccio

L'Irlanda ha chiesto ed ottenuto dalla Uefa di poter giocare con il lutto al braccio la sfida contro l'Italia del 18 giugno prossimo per ricordare il 18° anniversario della strage di Loughinisland, in cui i miliziani protestanti del UVF (Ulster Volunteer Force)  uccisero 6 civili cattolici ( Eamon Byrne, 39, Barney Greene, 87, Malcolm Jenkinson, 53, Daniel McCreanor, 59, Patrick O'Hare, 35 anni, e Adrian Rogan, 34 anni) e ne ferirono altri 5 in un pub mentre assistevano alla gara dell'Irlanda contro l'Italia ai Mondiali del 1994.

Il presidente della FAI, John Delaney, ha commentato la decisione di giocare col lutto al braccio: “Quello che successe a Loughinisland nel '94 è una tragedia terribile per tutti e per gli appassionati di calcio in particolare. Ringraziamo la Uefa per averci permesso di commemorare questa atrocità, che servirà a ricordare quanti hanno perso la vita in situazioni analoghe  durante il conflitto nord irlandese. - ha continuato Delaney – I nostri giocatori sono molto rispettosi della storia e delle nostre tradizioni e sanno quanto è importante commemorare quanto successe 18 anni fa”.