Niente biscotto: Navas stende una Croazia generosa
LE FORMAZIONI – Bilic si copre rispetto alle prime due gare inserendo Vida in difesa e avanzando Srna a centrocampo, con Pranijc sulla fascia opposta. In mezzo Modric, Vukojevic e Rakitic. Dietro invece confermati Schildenfeld, Corluka e Strinic davanti a Pletikosa. In avanti solo Mandzukic. La Spagna conferma invece in blocco la squadra vista contro l'Irlanda. Casillas fra i pali, Arbeloa, Piquè, Ramos e Alba in difesa. Centrocampo con Busquets al fianco di Xavi e Xabi Alonso con Silva e Iniesta a supportare Torres.
ZERO GOL, ZERO EMOZIONI – Fin dai primi minuti della partita è chiaro il copione dalla gara: Spagna padrona del campo con il suo palleggio insistito alla ricerca dei tagli degli attaccanti e Croazia che si chiude dietro e riparte con Modric e Mandzukic, aiutati a turno da uno degli esterni di centrocampo. I primi 20 minuti scorrono così via veloci e senza emozioni, con il solo Iniesta che ci prova, senza grande convinzione su assist di Silva. Il possesso palla della Spagna è stucchevole e produce poco tanto che si conta appena un tiro in porta da parte degli uomini di Del Bosque. Peggio fa la Croazia che mai impensierisce Casillas limitandosi solo a qualche azione di rimessa per alleggerire la pressione su centrocampo e difesa. La gara sale un po' di ritmo intorno al 25° con Torres da una parte e Pranijc dall'altra chiamano alla parata i due portieri. Poco dopo Mandzukic e tutta la Croazia reclamano un rigore per un'entrata dura di Ramos su Mandzukic al limite destro dell'area di rigore: per l'arbitro è tutto regolare, ma dal replay si vede che il difensore tocca il piede dell'attaccante slavo. La fiammata dura pochi minuti, poi la partita torna su binari dei primi minuti regalando sbadigli agli spettatori sugli spalti.
POCHE EMOZIONI – Anche al ripresa si apre su ritmi lenti e con poche emozioni da ambo le parti. Solo il caloroso pubblico croato regala qualche emozione sospingendo la propria nazionale con cori incessanti e tanti fumogeni che colorano il settore a loro destinato. Solo dopo un'ora di gioco la gara vive un primo squillo con una grande giocata di Modric che si libera al cross dalla destra e serve sul secondo palo Rakitic che di testa spara su un attento Casillas che respinge. Questa rimane però una fiammata isolata e così Bilic decide di scoprirsi inserendo Jelavic e Perisic alla ricerca di una vittoria che qualificherebbe i croati ed eliminerebbe la Spagna. La Spagna alza un po' il ritmo cercando di tenere la Croazia lontana dalla propria porta, ma senza riuscire a affondare i colpi in attacco e lasciando così aperta la gara ad ogni soluzione nonostante la schiacciante superiorità nel possesso palla.
FIAMMATE FINALI – Nel finale le due squadre mollano un po' gli ormeggi e regalano qualche emozione in più. È la Croazia la squadra più pericolosa che bissa l'occasione di Rakitic col neo entrato Perisic che servito da Mandzukic calcia in diagonale, ma trova i pugni di Casillas a respingere. La Spagna risponde con qualche angolo e qualche traversone pericoloso, ma Pletikosa non è mai impegnato seriamente fino all'80° quando deve chiudere su Iniesta prima e Navas poi.
GOL SPAGNOLO – Quasi allo scadere arriva però il gol degli iberici son Fabregas che serve in profondità Iniesta che stoppa di petto e serve Navas al suo fianco che entra in porta con tutto il pallone con Pletikosa fuori causa.
TRIPLICE FISCHIO – Croazia generosa, anche se un po' troppo rinunciataria nel primo tempo, imbriglia bene la Spagna per oltre 70 minuti concedendo pochissimo agli uomini di Del Bosque e andando vicini in almeno due occasioni al vantaggio con Rakitic e Perisic ben fermati da Casillas. Un'accelerazione iberica nel finale spegne però i sogni della squadra di Bilic che si ritrova esclusa dall'Europeo. La Spagna vince senza dimostrare una schiacciante superiorità, ma facendo il minimo indispensabile.