Il calcio è bello perché è vario
In tanti si sono lamentati per la composizione del tabellone. Così come in tanti avevano già dato per scontati i gironi. Eppure, questo Euro 2016 ci regala sorprese partita dopo partita. Continui spunti a livello tattico, ma anche dagli spalti e dalle panchine. Adesso che i quarti sono vicini, mi sento di affermare che questo campionato è bellissimo.
Il Galles vince il proprio gruppo sorpassando l'Inghilterra e poi fatica enormemente ad avere la meglio sulla coriacea Irlanda del Nord.
La Polonia sembra finalmente matura, ma le servono i rigori per battere una Svizzera rinata dopo un biennio non indimenticabile.
La Croazia brilla contro la Spagna, vince il "girone della morte" e poi si fa fregare dal redivivo Quaresma.
E cosa dire degli stessi campioni in carica, che se ne tornano a casa dopo due ko nelle ultime due partite giocate?
Intanto continua la favola dell'Italia, che come spesso le accade ritrova energia e spessore proprio quando nessuno le dà credito. Ora ad attendere i paladini di Conte c'è la solita Germania.
Il Belgio è tornato in se, nonostante una guida non irreprensibile. Una sorta di autogestione fiamminga.
Soprattutto, è ancora lì l'Islanda, che butta fuori l'Inghilterra e cerca di replicare lo scherzetto a una Francia non eccezionale.
Non è l'Europeo del tiki-taka, non è l'Europeo del catenaccio. Insomma, non è l'Europeo di un unico stile di gioco. La bellezza del calcio, pronto a sconfessare tutto e tutti. E a ribaltare i pronostici anche più scontati. Una varietà che rende appassionante e incerto questo finale di competizione.
La finale del 10 luglio non è poi così lontana. Voi avete ancora certezze sui chi sarà protagonista quella sera allo Stade de France?