Le tavole di Spalletti. Così ha spiegato alla squadra le sue idee: "Ecco i nostri comandamenti"

Le tavole di Spalletti. Così ha spiegato alla squadra le sue idee: "Ecco i nostri comandamenti"TUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 3 giugno 2024, 10:08Editoriale
di TuttoEuropei Redazione
fonte di Raimondo De Magistris per TuttoMercatoWeb.com

Sei slogan. Sei messaggi chiari e diretti per dire alla squadra cosa deve essere l'Italia di Luciano Spalletti, in cosa deve frettolosamente migliorare. Non siamo i migliori, ma se vogliamo diventare presto i più bravi è necessario che la Nazionale resti sempre accesa.
Oltre il modulo: Spalletti a Coverciano ha pochi giorni a disposizione per plasmare la sua Italia e cerca di sfruttare ogni minuto per inculcare nella testa dei suoi ragazzi il suo calcio. Sono le idee che gli permisero poco più di un anno fa di dipingere la primavera napoletana, sono idee che quest'anno ha potuto apprezzare soprattutto nell'Inter campione d'Italia, ma anche nell'Atalanta e nel Bologna.

In questi primi giorni a Coverciano sta andando in scena un'importante opera di persuasione, pensieri che per i giocatori devono rapidamente trasformarsi in ossessioni. Mai staccare la spina. L'errore è concesso solo se è figlio del coraggio e solo se poi si è disposti a rimediare immediatamente. Venerdì scorso nel primo allenamento Spalletti ha più volte urlato ai suoi ragazzi di voler vedere in campo 'cose scomode'. Ieri le ha elencate: 'I nostri comandamenti'. Sottotitolo: 'Nel calcio moderno le cose che fanno la differenza'.

1) La pressione continua (togliere fiducia)
2) Controllo del gioco (gestione della palla)
3) Legati (distanze di squadra, corti, vicini)
4) Riaggressione feroce (sulla perdita di palla)
5) Ricomposizione (tornare a casa)
6) Ordine, studio e preparazione (per tornare a pressare)

In questi sei messaggi c'è tutto lo Spalletti pensiero. Al punto due è spiegato perché Fagioli è in questo gruppo, al punto quattro perché Ricci e Folorunsho si sono ritrovati nella lista dei 29. Vuole giocatori duttili e al contempo aggressivi. La palla va controllata o immediatamente riconquistata: mai lasciare agli avversari il tempo di ragionare. Mai perdere le distanze, la connessione coi compagni. E poi 'Ordine, studio e preparazione' per avere sempre le idee chiare sul da farsi, in qualsiasi fase della partita.
Domani ci sarà il primo test amichevole contro la Turchia, tra dodici giorni l'esordio contro l'Albania. Spalletti per quell'occasione non vuole lasciare nulla al caso e ieri l'ha scritto. Ha presentato il suo testamento svelando così il suo orizzonte: se la squadra lo seguirà fino in fondo, ne vedremo delle belle.