Playoff Euro 2024, sei squadre per tre finali: chi guarderà gli Europei da casa?
Galles o Polonia, una guarderà gli Europei da casa. Il prossimo 26 marzo la selezione di Michał Probierz si giocherà tutto a Cardiff, questo per il contorto regolamento UEFA che ha organizzato i playoff in gara secca ma non in campo neutro. Il sorteggio ha sorriso ai britannici che avranno dalla loro gli 80mila del Millennium Stadium. Questa finale è sicuramente la più affascinante delle tre dei playoff: entrambe hanno partecipato all'ultimo Mondiale e hanno tra i giocatori più interessanti in circolazione.
La selezione di Rob Page ga un collettivo che gioca nei due principali campionati inglesi, con l'esperto Ben Davies in difesa e talenti come Brennan Johnson davanti. Galles che negli ultimi Europei finì giusto dietro l'Italia nel girone della fase finale, approdando agli ottavi di finale. Torneo certamente migliore rispetto a quello della Polonia, che chiuse Euro 2020 con un punto in tre partite.
Euro 2024 sarà con ogni probabilità l'ultimo grande ballo di Robert Lewandowski, che ad agosto compirà 36 anni. Perdere uno dei più grandi numeri 9 a livello mondiale, in un torneo che sarà orfano anche di Erling Haaland, sarebbe davvero un peccato. L'esclusione della Polonia cambierebbe anche la situazione di diversi club italiani: la selezione polacca è, insieme a quella serba, quella col maggior numero di giocatori che militano in Serie A e Serie B: ben 8 fanno parte della spedizione playoff e altri 8 sono stati chiamati almeno una volta negli ultimi 12 mesi.
Paradossalmente, in Polonia si giocherà un altro playoff per Euro 2024, ossia quello fra Ucraina e Islanda a causa della delicata situazione in territorio ucraino. Sulla carta non ci sarebbe sfida: la selezione di Serhij Rebrov è ben più strutturata con giocatori che sono ben integrati nei massimi campionati europei come Zinchenko e Mudryk in Premier League; Tsygankov, Dovbyk e Lunin ne LaLiga e Malinovskyi in Serie A. L'Islanda e i suoi 372mila abitanti ha avuto il suo boom tra il 2016 e il 2018 ed essere arrivati fin qui è già un'impresa. L'eroe delle semifinali è il genoano Gudmundsson che ha segnato tre reti al più quotato Israele. Il vantaggio è quello di non avere nulla da perdere.
Georgia-Grecia rappresenta da una parte la possibilità di una prima storica qualificazione per i caucasici, che mai hanno avuto dall'indipendenza una generazione tale di giocatori: ha battuto il piccolo Lussemburgo senza lo squalificato Kvaratskhelia. L'asso del Napoli si presenterà così più riposato per la partita più importante della storia della sua nazionale. Occhio alla Grecia, che è reduce da un periodo di profonda crisi: dai Mondiali del 2014 non si è più qualificata né a un Europeo né a un Mondale. E nel frattempo si sono avvicendati 7 allenatori diversi. L'ultimo, Gustavo Poyet, le sta ridando dignità e il livello è tornato ad alzarsi, specie in difesa. Appuntamento con la storia a Tbilisi.