L'Italia guarda avanti, ma c'è da preoccuparsi del recente passato

Europeo da dimenticare per la nazionale azzurra, se andiamo a vedere i risultati sul campo e non solo. La nazionale del ct Luciano Spalletti è apparsa spaesata e sfiduciata. Ma urgono fare riflessioni ad ampio raggio, considerando una gara contro la Svizzera da dimenticare immediatamente. Non solo: ad un certo punto gli elvetici entravano senza problemi nella nostra stoffa difensiva. Interpretazioni errate di giocatori e del commissario tecnico, poca padronanza anche nella gestione dell'orgoglio. Riflessioni che Gravina e Spalletti hanno provato a fare nella conferenza stampa di ieri pomeriggio.

Sabato sera una nazionale sfiduciata e mai in partita, ma sin dai settori giovanili molti errori sono strutturali e si sta cercando di prendere come esempio modelli esteri, senza apparire lucidi nella gestione totale dei passaggi più rilevanti. Qualche domanda dovrebbero porsela dalle segrete stanze dei bottoni, cercando di capire non solo gli errori ma anche le metodologie più appropriate al futuro. Sul campo e fuori. Ma fino a quando ragioneremo nei settori giovanili sulla base dei risultati del campo, senza concentrarci sulla crescita dei ragazzi, ecco che il movimento andrà sempre male. Fino a quando continueremo a gettare la polvere sotto al tappeto? Ai posteri (si spera non troppo lontani) l'ardua sentenza.