Le pagelle dell'Inghilterra - Southgate salvato dai suoi campioni, Bellingham e Kane decisivi
Pickford 6 - Subisce un colpo nel riscaldamento e deve giocare tutta la gara con il mignolo bendato. Incolpevole sul gol, rischia di la beffa clamorosa su un tiro da centrocampo.
Walker 6 - Si capisce subito che non è una gran serata quando si fa sorprendere alle spalle da Haraslin. Cresce con il passare dei minuti e ne viene fuori con l'esperienza.
Stones 5,5 - Un giocatore irriconoscibile rispetto a quello ammirato al Manchester City, osserva passivamente Strelec lasciandolo libero di piazzare l'assist. Sbaglia tanto.
Guehi 6,5 - Fin qui tra le poche note liete, forse condizionato dal giallo si fa bullizzare da Schranz. Trova riscatto con la sponda per il pari.
Trippier 5,5 - L'equivoco tattico prosegue, a sinistra sembra fuori luogo: quando viene liberato al tiro da Bellingham non fa una bella figura. Dal 66' Palmer 6,5 - L'uomo invocato da mezza Inghilterra, entra col piglio giusto.
Mainoo 6 - Southgate lo prova nel duo con Rice quasi per disperazione, rispettabile spirito di iniziativa. Dall'84' Eze 6 - Dal suo tiro svirgolato nasce il pareggio.
Rice 6,5 - Gli cambiano il terzo partner in quattro partite, lui resta l'unica certezza: non si scompone e fa tremare il palo. Guida la riscossa.
Saka 5,5 - In assenza di spazi è nullo, Hancko diventa ben presto un ostacolo insormontabile. Generosa invece l'interpretazione da terzino.
Bellingham 7,5 - Tira giù i suoi dalla scaletta dell'aereo di ritorno con una giocata da autentico fuoriclasse, è il vero salvatore della patria.
Foden 5,5 - La fotocopia venuta male del talento ammirato con Guardiola, la posizione è solo una piccola attenuante. Segna, ma in fuorigioco. Dal 90'+1 Toney 6,5 - Eccellente impatto, la aggiusta per Kane.
Kane 7 - Servito poco e male, penalizzato dall'assenza di uno straccio di gioco. Eppure riesce a segnare il settimo gol nelle ultime sette gare a eliminazione diretta. Dal 106' Gallagher sv.
Gareth Southgate 6 - La panchina numero 99 rischiava seriamente di diventare l'ultima, Bellingham e Kane lo salvano dall'inevitabile massacro al quale stava andando incontro. Nel confine spesso labile fra bravura e fortuna azzecca le mosse finali.