Le pagelle dell'Ungheria - Gulacsi salva dalla goleada, attacco poco incisivo
Gulacsi 6,5 - Si rivela provvidenziale in almeno tre occasioni, non può però fare nulla sui gol di Musiala e Gundogan.
Fiola 5,5 - Primo tempo decisamente complicato al cospetto di una delle grandi protagoniste del match. Molto meglio nella ripresa, ma la gara resta insufficiente.
Orban 5 - Tanti, troppi errori, soprattutto al cospetto di giocatori esperti come Gundogan e Musiala.
Dardai 5 - Rossi lo schiera a sorpresa, il giocatore classe 2002 non ripaga però la fiducia. La partita, va detto, non era delle più facili.
Bolla 5,5 - Fa e disfa. Prima si sostituisce a Gulacsi salvando l'Ungheria sul destro al volo di Andrich, poi si ferma nel bel mezzo dell'area di rigore in attesa di un fischio dell'arbitro per un contatto tra Gundogan e Orban, finendo per diventare uno dei principali responsabili per il gol di Musiala. Dal 76' Adam s.v.
A. Nagy 5 - Va in grande difficoltà contro i portatori di palla tedeschi. Dal 64' Kleinheisler 5,5 - Non riesce a cambiare passo in campo.
Schafer 5,5 - Pochissimi palloni degni di nota nel primo tempo. Cresce nella ripresa: nei secondi 45' dà vita ad un bel duello con Andrich, anche se molto spesso è il tedesco a spuntarla.
Kerkez 5 - Non sfonda a sinistra, Kimmich lo costringe a limitarsi alla fase difensiva. Dal 76' Z. Nagy s.v.
Sallai 6 - Ottimo primo tempo, riuscendo a sfruttare i pochi palloni a disposizione: in pieno recupero si vede anche annullare il gol del pareggio per posizione di fuorigioco. Calo vistoso nella ripresa,. Dall'87' Csoboth s.v.
Varga 5,5 - Sfiora un gol di testa nel finale e poco altro, non riesce da solo a tenere alta la squadra.. Dall'87' Gazdag s.v.
Szoboszlai 6 - Il giocatore di maggior talento di questa Ungheria incide soltanto nel primo tempo: la parata di Neuer al 26' e il salvataggio al 29' di Tah gli negano per due volte l'esultanza.
All. Rossi 5,5 - Una partita sicuramente migliore rispetto a quella con la Svizzera, ma sono ancora gli errori difensivi a costare carissimi all'Ungheria. Il secondo ko di fila pesa come un macigno in chiave qualificazione