Corsport - Flop Italia, Corvino attacca: "Questa demonizzazione del Lecce è un insulto all’intelligenza. Io non sono l’untore, il nostro è un modello da seguire"

Corsport - Flop Italia, Corvino attacca: "Questa demonizzazione del Lecce è un insulto all’intelligenza. Io non sono l’untore, il nostro è un modello da seguire"TUTTOmercatoWEB.com
martedì 2 luglio 2024, 08:30Interviste
di Redazione TuttoEuropei.com

Il Corriere dello Sport ha raccolto lo sfogo di Pantaleo Corvino, a dir poco furioso per le parole rilasciate dal presidente della Figc Gravina all'indomani dell'Euroflop. Il dirigente del Lecce, non ha digerito in particolare l'accusa di "abuso di stranieri nelle giovanili": "Il Lecce in A ha tre giocatori che provengono dalla Primavera, e sono tre titolari. Falcone, Baschirotto, Piccoli, Gallo e Sansone sono italiani. Il Lecce non può permettersi gli italiani per i costi eccessivi. Devo difendere il nostro lavoro, la società, il territorio. Vogliamo parlare dei talenti locali?".

"I grandi club - prosegue Corvino - vengono qui e fanno razzia. L’aridità del nostro calcio non deriva dalle politiche del Lecce, ma da quelle della Federcalcio e della Lega, dei club. E non da ieri. Deriva dalla mancanza di strutture, campi, centri di addestramento e dall’impreparazione degli allenatori del settore giovanile. Manca anche la volontà - ha proseguito - da parte della Federcalcio di imporre percentuali dei ricavi da destinare alla formazione dei giovani".

"Il mio è un grido di dolore - conclude -. In tutte le trasmissioni mettono in evidenza il risultato della nostra Primavera, gli undici stranieri, come se fossimo il male assoluto, l’origine del fallimento della Nazionale. Ma stiamo scherzando? Io l’untore? Questa demonizzazione del Lecce è un insulto all’intelligenza. Io non sono l’untore e il nostro è un modello che andrebbe seguito".