Moggi: "Gravina non sa guidare il calcio italiano, Spalletti non ha colpe"
Luciano Moggi, ex dirigente di Juventus, Roma, Napoli, Lazio e Torino, è intervenuto ai microfoni di Elleradio nel corso della trasmissione “Tutto il mio calcio e non solo”, condotta dal direttore Ezio Luzzi.
Queste le sue parole sulla situazione in casa FIGC in seguito alle mancate dimissioni del presidente Gravina dopo la débacle della Nazionale italiana a Euro 2024, su Spalletti e sull'attuale situazione del calcio italiano:
“Abbiamo un presidente che non sa guidare il calcio italiano. Basterebbe porre un un disposto da parte della Federazione affinché i giocatori possano giocare in Italia, farsi le ossa e dare qualcosa in più alla Nazionale. Prendete il caso Calafiori: è dovuto andare a giocare in Svizzera. E adesso dal Bologna andrà direttamente in Premier League all'Arsenal. Questo è il male del calcio italiano. Quella di Gravina non è una guida giusta.
Gravina è stato furbo: si sentiva in pericolo e ha anticipato la scadenza del suo mandato dal marzo 2025 del suo mandato in modo da far terminare le discussioni su di lui e avere il tempo necessario per mettersi d'accordo con la Lega Nazionale Dilettanti, il cui voto è spesso determinante per diventare presidente della Federcalcio.
Spalletti ha scelto i migliori giocatori del campionato, che è un campionato poco edificante ed è il terzo o il quarto d'Europa. La colpa non è sua, ma del presidente. Un nuovo allenatore potrebbe arrivare solo se arrivasse un nuovo presidente, per adesso penso resterà Spalletti.
Probabilmente qualcuno del governo ha capito che qualcosa non funzionava e ha abolito questo decreto crescita, quindi i giocatori stranieri torneranno a costare come quelli italiani. Può darsi che in questo modo migliori il nostro campionato".