Nazionale italiana, Nassi: "Prima c'era un grande Vecchio...."
L'ex ds Claudio Nassi si è espresso sulla Nazionale italiana sulle colonne di Tuttomercatoweb. Le sue parole: "All'Europeo il miglior calcio l'ha giocato la Spagna. Poi la Germania, punita, oltremisura, dal rigore negato da Taylor per mani di Cucurella. La Svizzera è stata all'altezza del compito, né hanno sfigurato Austria, Turchia, le squadre dell'Est e l'ultima Inghilterra. Un velo pietoso sull'Italia, che, una volta ancora, ha mostrato limiti incredibili. Siamo così scarsi? Non credo, ma, se guardo a come ci prepariamo all'impegno, il raccolto non poteva essere diverso dalla semina. Non dico che cosa è venuto fuori dall'interno. Prima della partita decisiva, sentii che i calciatori erano divisi nel giudizio sull'allenatore. Dopo l'uscita dall'Europeo, la conferma del caos. Infine, nessuno sopportava Spalletti per le continue riunioni.
Non interessa se tutto sia vero. Quando sai a chi è in mano il calcio, non puoi meravigliarti. Prima avevamo un grande vecchio che dirigeva le operazioni, facendo leva sui calciatori che reggevano un titolo in prima pagina. Non importava se non all'altezza del compito. A sostituirlo pare ci sia l'uomo nero. Se si pensa a chi ha suggerito Ventura e poi gli altri, non possiamo che dire grazie, in attesa di non presenziare in America al terzo Mondiale.
Quando dico che la Spagna è la squadra migliore, non trovo chi l'abbia affrontata come doveva. Eppure è un libro aperto: Rodri il regista e Fabian Ruiz la spalla, duo che rasenta la perfezione. Poi Yamal e Williams, gli esterni d'attacco più forti in circolazione. Se non vuoi perdere, sai che non vanno fatti giocare o, quanto meno, limitati. Come? Marcati e attaccati i centrocampisti, raddoppiati gli attaccanti. E' così facile? Certamente no, ma se la squadra va in campo con le idee chiare si esprimerà al massimo e non darà vantaggi. Ricordo quando, nell''85/'86, la Fiorentina incontrò il Napoli di Maradona. Contratto gli mordeva le caviglie, con Passarella pronto a raddoppiare. 0-0 al Franchi e 0-0 al San Paolo. Massimo rispetto dell'avversario, ben sapendo che al primo errore saresti stato punito. Concentrati per 95' potevi sperare. Talvolta riusciva.
Noi abbiamo portato anche Marotta al seguito. Consigliere Federale e uomo di Gravina. Presente ad ogni partita. Dal giorno prima in hotel con gli azzurri. Non è stato bravo a consigliare Spalletti. Forse ci sarebbe riuscito con Galliani, Presidente della FIGC e suo maestro.