Pirlo non basta, Mandzukic riacciuffa l'Italia. E adesso si fa dura
LE FORMAZIONI - Squadra che vince - o, in questo caso, che pareggia - non si cambia. Cesare Prandelli conferma in blocco la formazione schierata in occasione del pareggio per 1-1 contro la Spagna. Largo, dunque, a un 3-5-2 dove Balotelli vince ancora il ballottaggio su Di Natale e agisce al fianco di Cassano, protagonista di dichiarazioni discusse e discutibili in settimana. De Rossi viene confermato al centro della difesa, così come Maggio e Giaccherini mantengono il loro ruolo di esterni di centrocampo. 4-4-2 per la Croazia, con Jelavic e Mandzukic terminali offensivi, Modric in cabina di regia e Schildenfeld preferito ancora a Simunic.
PARTENZA SPRINT - Dopo due minuti Mario Balotelli rischia di ricacciare in gola i fischi ai tifosi croati: bella azione orchestrata da Pirlo che apre per Giaccherini, cross in mezzo per Balotelli che si gira in un fazzoletto e calcia in porta, con il pallone che esce di un soffio. La Croazia prova a rispondere con Jelavic, autore di una rovesciata che non impensierisce Buffon. Al 10' doppia occasione per gli azzurri: ci prova prima Balotelli, che da buona posizione temporeggia troppo e si fa murare il tiro da un difensore, poi Marchisio, che da fuori area scheggia la traversa. Poco dopo Balotelli riceve ancora un gran lancio da Pirlo ma clamorosamente non cerca il tiro, preferendo il tocco all'indietro per Cassano. Recupera la Croazia, che fin qui ha prodotto ben poco.
BALOTELLI, QUANTI ERRORI - Sono gli azzurri a fare la partita, con gli esterni maggiormente coinvolti nel gioco rispetto alla gara con la Spagna e i centrocampisti maggiormente propensi agli inserimenti. Al 15' è ancora Balotelli ad avere tra i piedi il pallone dell'1-0, ma il tiro è centrale e Pletikosa lo respinge con i pugni. La croazia prova a replicare con un cross del capitano Srna per Jelavic, Buffon blocca in due tempi. A metà frazione inizia a crescere la Croazia, pur senza produrre grosse occasioni da gol. Alla mezz'ora torna in avanti l'Italia, Cassano sfiora il vantaggio ma sceglie una conclusione al limite tra il tiro e il cross, spedendo il pallone a lato. L'Italia sbaglia ancora l'impossibile tre minuti più tardi, con Pletikosa costretto a salvare due volte su Marchisio.
LUI NON E' UN PIRLA - La palla sembra proprio non voler entrare, ma al 38' finalmente lo fa. Tocca proprio ad Andrea Pirlo, l'uomo più temuto, portare in vantaggio gli azzurri con una punizione delle sue, la maledetta. Non preciso nell'occasione Pletikosa, che prende gol sul proprio palo. Sul gol c'è anche lo zampino del tanto bistrattato Mario Balotelli, che aveva guadagnato la punizione. Al 42' gli azzurri vanno vicini al raddoppio con un corner battuto ancora da Pirlo, Cassano di testa manda fuori di un soffio. Dopo un minuto di recupero, Webb fischia la fine del primo tempo, con gli azzurri in vantaggio per 1-0.
SOFFERENZA - Ripresa decisamente più complicata per gli azzurri, costretti a subire il ritorno della Croazia. Ci prova subito Modric, che si libera di De Rossi e calcia in porta, para in tuffo Buffon. Thiago Motta cala alla distanza, rimediando anche un giallo per un intervento in ritardo. Prandelli vede i suoi in difficoltà e decide di sostituire proprio l'italobrasiliano con Montolivo. Un cambio anche per Bilic, che si gioca la carta Pranjic al posto di uno spento Perisic. Ma l'Italia fatica a produrre gioco offensivo come faceva invece nel primo tempo. Prandelli decide di inserire Di Natale al posto di Balotelli, lasciando in campo un deludente Cassano.
AHI AHI AHI - Tutti questi cambi evidentemente scombussolano lo schieramento azzurro, al punto che al 71' la Croazia trova la rete del paraggio. Clamorosa débacle di tutta la difesa, da Maghgio che permette a Strinic di crossare in liberta, a Chiellini che non marca Mandzukic fino a Buffon, in evidente ritardo. Il risultato è il gol dell'1-1, con Mandzukic che firma la sua terza rete nella competione. Doccia fredda per gli azzurri, che da qui in poi non riescono più a riprendere in mano la gara. Tra le fila azzurre entra anche Giovinco, stavolta sì, al posto di Cassano, ma la musica non cambia. Al 91' ci sarebbe l'occasione per il 2-1, ma gli azzurri non si capiscono, si ostacolano e permettono alla Croazia di recuperare. Non bastano cinque minuti di recupero, gli azzurri mettono insieme il secondo 1-1 di fila. E adesso si fa dura.