Poker tedesco, ma quanta fatica. La Grecia resiste un'ora
LE FORMAZIONI – Low cambia quasi tutto l'attacco inserendo Klose come centravanti, Reus e Schurrle esterni al fianco di Ozil sulla trequarti. Per il resto tutto confermato con Schweisteiger e Khedira in mezzo e Boateng, Hummels, Badstuber e Lahm a difesa di Neuer. Nella Grecia assente Gekas che siede in panchina con Ninis al suo posto al fianco di Salpingidis e Samaras. In mezzo al campo Katsouranis e Maniatis sarà affiancato da Makos. In difesa Torosidis, Papadopoulos, Papasthatopoulos e Tzavellas davanti a Sifakis.
ASSEDIO TEDESCO – La Germania spinge fin dai primi secondo con le due ali che spingono e tagliano di continuo assecondando i passaggi e i movimenti di Ozil e poi servendo Klose a centro area. Dopo appena 3 minuti si contano già due occasioni nitide e un gol annullato – a Klose per fuorigioco - per la squadra tedesca. Poco dopo il 20° la Germania sfiora il gol a ripetizione con Ozil, Klose e Reus – il più attivo in attacco – che però si dimostrano poco freddi e lucidi negli ultimi venti metri tenendo in gara la Grecia. Gli ellenici provano ogni tanto ad alleggerire la pressione con qualche contropiede di Samaras e Salpingidis, ma non riesce mai ad arrivare al tiro verso la porta di Neuer che si limita ad un paio di disimpegni di piede.
LAHM SBLOCCA LA GARA – La Germania fatica ad entrare in area visto che la Grecia difende con praticamente 8 uomini più il portiere e si affida così alle conclusioni da fuori. Khedira impegna e mette a nudo i limiti di Sifakis poco oltre la mezzora, mentre al 38° ci pensa il terzino e capitano Lahm a sbloccare l'incontro: il giocatore evita la marcatura di Ninis, recupera palla e calcia da fuori area battendo un Sifakis ancora una volta non perfetto nell'intervento per l'1-0 tedesco. Nel finale la Germania sfiora il gol con Schurrle scatenato sulla sinistra che però non ha fortuna nelle conclusioni dal limite che per due volte finiscono fuori per pochi centimetri.
RISCOSSA GRECIA – Nella ripresa si riparte con la Grecia che ha un attaccante in più – Gekas – per provare a mettere pressione alla difesa tedesca. Il copione non cambia con la Germania che domina, ma spesso gioca in maniera troppo superficiale e supponente, e la squadra di Santos che agisce solo di rimessa sfruttando qualche errore di disimpegno degli uomini di Low. Proprio da un contropiede dopo 10 minuti dall'inizio della ripresa la Grecia pareggia: Salpingidis vola sulla destra e mette in mezzo per Samaras che in spaccata anticipa Neuer e Boateng e infila il pallone in rete.
RISPOSTA TEDESCA – La Germania si rialza però subito e dopo appena 6 minuti torna avanti con un gran gol di Khedira. Azione manovrata dei tedeschi che aggirano tutta l'area da sinistra a destra portando Boateng al cross. Sul pallone come un falco si getta il centrocampista del Real che al volo mette di potenza alle spalle di Sifakis. Pochi minuti dopo da una punizione di Ozil dalla destra arriva anche il tris tedesco con Klose che anticipa Sifakis, in libera uscita, e mette in rete il gol che chiude la gara. Al 76° arriva anche il poker tedesco con Reus che è bravo a seguire il taglio di Klose in profondità e approfittare della respinta con il corpo di Sifakis sul tiro del laziale per mettere dentro a porta vuota e blindare così il risultato. A rendere meno amara la sconfitta ci pensa Salpingidis che dagli undici metri batte Neuer e porta a -2 la Grecia.
TRIPLICE FISCHIO – Partita a due facce della Germania che nel primo tempo domina a lungo, ma sbaglia troppo in mezzo al campo con uno Schweinsteiger che appare stanco e con le idee offuscate e perde tanti palloni. In avanti i tedeschi faticano inoltre a sfondare il muro dei 10 uomini a protezione di Sifakis riuscendoci solo nel finale con una conclusione da fuori di Lahm. Poi il gol della Grecia in contropiede risveglia l'ardore tedesco che porta la squadra a segnare 3 reti in un quarto d'ora chiudendo la partita e la qualificazione. Non convince la difesa, che appare troppo morbida nei contrasti, e la fase difensiva in generale, mentre davanti - nonostante un attacco cambiato per tre quarti – la Germania si dimostra micidiale e cinica al netto dei tanti errori commessi. Contro avversari di altri livello – Italia o Inghilterra – la squadra di Low dovrà però dimostrarsi più tosta in difesa e in mezzo al campo. La Grecia gioca la sua gara generosa tenendo testa per quasi un'ora alla stra favorita Germania per poi crollare come un castello di carte sotto i colpi di Klose e compagni. Male il portiere Sifakis, protagonista di interventi goffi e controproducenti che mettono sempre in difficoltà la difesa ellenica. Da elogiare invece Samaras l'ultimo ad arrendersi fra i suoi lottando e correndo anche quando la gara è ormai in archivio.