Tra Spagna e Portogallo vince la noia, ma gli spagnoli passano ai rigori
LE FORMAZIONI - Né Fernando Torres né Cesc Fabregas. Vicente Del Bosque sorprende ancora una volta tutti e sceglie Álvaro Negredo al centro dell'attacco. A completare il 4-3-3 troviamo David Silva e Andres Iniesta, per il resto la formazione è quella annunciata alla vigilia. Nessuna sorpresa neanche per Paulo Bento, che conferma in blocco la squadra capace di centrare tre vittorie nelle ultime tre partite. L'unico assente è Helder Postiga, infortunatosi nel quarto di finale contro la Repubblica Ceca. Al suo posto, largo a Hugo Almeida.
REGNA L'EQUILIBRIO - Il Portogallo non ha i favori del pronostico ma parte con il piglio giusto, collezionando subito un corner con una bella iniziativa di Veloso. Dopo 5 minuti trascorsi in maniera abbastanza compassata, gli spagnoli cominciano a impadronirsi del campo. All'8', dopo un'azione insistita, arriva al tiro Arbeloa, che però non inquadra la porta. Al 12' arriva la prima iniziativa di Cristiano Ronaldo, che sfida Piqué sulla fascia e crossa in mezzo, trovan do la presa sicura di Casillas. Poco dopo è ancora Ronaldo a guadagnarsi un calcio di punizione per un contrasto con Arbeloa. Nessuna delle due squadre sembra in grado di prevalere nettamente sull'altra.
SOLO FIAMMATE - Il match si mantiene equilibrato e non particolarmente spettacolare, animato più dalle fiammate dei fuoriclasse che non da una reale azione manovrata. Al 24' Almeida cerca il gol dalla grande distanza, ne viene fuori un tiraccio da dimenticare. Poco dopo, però, è la Spagna a sfiorare la rete del vantaggio: grande azione di Xavi che libera Iniesta al tiro, destro a giro con il pallone che termina di poco a lato. Al 31' tocca ancora a Ronaldo caricarsi la squadra sulle spalle: bell'anticipo di Moutinho che serve di prima intenzione il fuoriclasse del Real Madrid, tiro di sinistro e pallone fuori di un soffio. Non pervenuto, fin qui, Negredo, che non ha neanche avuto tanti palloni giocabili. I ritmi sono davvero bassi e la gara stenta davvero a decollare. Il primo tempo si chiude così, con uno 0-0 che lascia un po' d'amaro in bocca.
NOIA E SBADIGLI - Si riparte senza cambi, nemmeno il leit motiv del match sembra cambiare. Al 51' Arbeloa prova a mettere in mezzo un cross forte e teso, ma Joao Pereira lo spedisce in corner. Poco dopo, Del Bosque decide di operare il primo cambio: fuori il deludente Negredo, dentro Fabregas. Oltre a Cristiano Ronaldo, tra i portoghesi il più attivo è Hugo Almeida: prima ci prova con un sinistro dai 20 metri, poi con un diagonale. Poco dopo il Portogallo reclama un calcio di rigore per un intervento irregolare di Sergio Ramos su Cristiano Ronaldo. Il turco Cakir, però, decide di lasciar correre. Ma il match non si sblocca e Del Bosque si gioca anche la seconda sostituzione: fuori David Silva, dentro Jesus Navas. Al 68' Iniesta prova a ispirare Fabregas, che viene steso da Joao Pereira. Sul pallone va Xavi, la cui conclusione viene ribattuta.
SI GUARDA GIA' ALL'EXTRA TIME - La noia continua a regnare sovrana, sembra davvero non esserci alcuna via per scampare ai tempi supplementari. La Spagna fa il suo solito possesso palla insistito, senza tuttavia guadagnare mai un metro in avanti. Al 71' Ronaldo prova a servire ancora Almeida, che ancora una volta non inquadra il bersaglio. A dieci minuti dalla fine, anche Paulo Bento opera il primo cambio: fuori un impreciso Hugo Almeida, dentro Nelson Oliveira. Ultimo cambio anche tra le fila spagnole: fuori, a sorpresa, Xavi, dentro Pedro. Gli unici sussulti arrivano su calcio da fermo, entrambe le squadre sembrano ormai rassegnate a non sbloccare la gara entro i 90 minuti. L'occasione più limpida arriva quasi al 90': contropiede 4 contro 4, Meireles serve Ronaldo che da posizione ottima spara incredibilmente alto. Si andrà ai supplementari.
I SUPPLEMENTARI - Si torna in campo con la Spagna leggermente più spregiudicata, pur senza produrre grosse occasioni. Ci prova Pedro, cross in mezzo messo fuori da Pepe. Sulla ribattuta tiro di Iniesta, la difesa respinge. Le Furie Rosse collezionano la solta serie di corner, senza però riuscire a concretizzarne nessuno. L'occasione più clamorosa arriva quasi allo scadere del primo tempo supplementare con Iniesta, fermato da uno straordinario intervento di Rui Patricio. All'inizio della seconda frazione aggiuntiva, Bento sostituisce Veloso e Meireles con Custodio e Varela. L'unico brivido arriva con Pedro, che si invola verso la porta avversaria ma prova la respinta di Coentrao. E' il momento dei calci di rigore.
I RIGORI - Non bastano 120 minuti a sbloccare il derby iberico, servono i tiri dal dischetto. Comincia la Spagna con Xabi Alonso, che sbaglia subito: intuisce Rui Patricio, che mette fuori. Moutinho prova a replicare, ma sbaglia anche lui. Tocca a Iniesta, che finalmente sblocca almeno metaforicamente la partita. Per il Portogallo va Pepe, Casillas intuisce ma non blocca. Segnano anche Piqué e Nani, la gara resta in parità. Tocca a Sergio Ramos, che riscatta l'errore commesso in semifinale di Champions e segna con un bel cucchiaio. L'errore arriva ed è di Bruno Alves, che coglie in pieno la traversa. Fabregas ha sul piede il pallone decisivo e non lo sbaglia, mettendo fine alla partita infinita e portando la Spagna in finale, la seconda consecutiva.