Casa Azzurri è "in"

Casa Azzurri è "in"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 7 giugno 2012, 17:10Camera con WISLA
di Mattia Todisco
Palazzoni, piccoli aeroporti e orgoglio polacco attorno all'Italia

Al primo impatto con l'aeroporto di Cracovia, mi sembra quasi di essere tornato a Brindisi. L'impianto non è molto più grande di quello pugliese, in cui sono transitato per estati e Natali, a salutare i parenti e ricongiungermi con le mie origini. A Polonia di Todisco non credo ne esistano, c'è solo un'atmosfera più turistica rispetto al sud italiano e un tizio con un cartello che aspetta il mio arrivo e quello del collega che lavora con me. Ci porta a spasso per strade contornate dal verde, un po' campagnole, fino a quando non ci si imbatte nel centro città. Ce ne accorgiamo perché i palazzi diventano via via più alti e l'orgoglio dell'autista polacco si erge d'improvviso sopra le disgrazie dei vicini ucraini. “Non è un caso che qui ci siano tredici squadre e là soltanto tre. Ci sono andato una volta, in Ucraina, non penso proprio ci tornerò più. Questo Europeo saremmo stati in grado di organizzarlo da solo”. I numeri sono numeri, più solidi del nazionalismo, sempre meno convincenti dell'entusiasmo che si respira attorno all'hotel in cui risiede l'Inghilterra. Le transenne tengono distanti i più scalmanati e all'uscita di Rooney e soci anche la nostra macchina si deve fermare per un attimo (ordini superiori impartiti da una volante, mica vorremmo farci riconoscere fin da subito?).
Resta la sensazione che ci sia un distacco troppo forte tra la zona più “in” e quella più “out”, ma Casa Azzurri è parte integrante della prima cerchia. Una Disneyland murata tutta attorno al perimetro, che nasconde il covo dell'Italia, giusto di fronte allo stadio del Cracovia. Si entra da un cancello e l'avventura comincia, c'è la seduta di allenamento che precede le due conferenze. Qui sorridono tutti. La Spagna sembra ancora lontana.