Dolce Varsavia...
Dolci le emozioni del giorno dopo. Questa Nazionale si fa amare. Gioca al fotbal, come si dice dalle mie parti, in Brianza. Dominio totale contro gli inglesi di Hodgson, vittoria che doveva arrivare prima della roulette dei calci di rigore. Tensione, pathos fortissimo a Varsavia.
La fan zone più grande della Polonia accoglie migliaia di tifosi. Pochi e quasi nascosti i simpatizzanti azzurri; tanti i neutrali che si aspettano una bella partita, anche se i polacchi, sottosotto, gradiscono il tricolore. C’è chi supporta i tre leoni; la rappresentativa un po’ “sfigatella” che non vince da tempo immemore e con i rigori ha un record a dir poco nefasto.
Si soffre, l’Italia gioca bene, la palla non vuole entrare, annullato (giustamente) il vantaggio firmato Nocerino quando mancava pochissimo alla sequenza dal dischetto che 4 anni fa, contro la Spagna, ci aveva detto malissimo.
Niente da fare. Visto che la Uefa, intransigente nei riguardi dei non rights holder, non mi ha permesso di essere a Kiev, mi tocca vivere il dentro-fuori nella capitale di un paese che si sta riscattando alla grande con questo Europeo organizzato con orgoglio, ordine e tanta gioia.
Sbaglia Montolivo. Ci siamo, mi dico. Pirlo tira fuori un cucchiaio di classe immensa. Chapeau. Young prima e Cole poi ci consegnano la semifinale sul piatto d’argento. Riavvolgo il nastro e cancello l’errore di Monto. Diamanti con freddezza glaciale ci porta in semifinale, a Varsavia.
Sarà bello tornarci e vivere l’ennesima sfida totale con la Germania. Siamo così sicuri di partire sfavoriti?