Sognando l'impresa

Per la Polonia è l'evento dell'anno, per la Grecia un modo fra tanti per non pensare al quadro politico nazionale. Gli ellenici più di tutti sanno cos'è un'impresa, otto anni fa ne centrarono una vincendo l'Europeo più contropronostico della storia (assieme a quello del '92, finito alla Danimarca ripescata in extremis). I polacchi non sono riusciti a sfondare nemmeno a cavallo tra gli anni '70 e '80, quando la formazione era di tutto rispetto, con Lato e Boniek a guidare la squadra. Zibì non riusciva ad essere bello di notte tanto quanto lo era alla Juventus, trent'anni dopo le stelle si chiamano Lewandowski e Blaszczykowski, ostici alla pronuncia e alla scrittura ma solo per noi che non siamo del posto. Sono campioni di Germania da due anni con il Borussia Dortmund, replicare i successi nel passaggio dal giallonero al biancorosso sarà per loro molto complicato. Il girone si può superare, non sarà comunque una passeggiata. Sarà una festa, a giudicare dalle premesse. Più da birra che da spumante, questa è la tendenza osservando i passanti. Gli eroi nazionali giocano a Varsavia. A Cracovia ci si accontenta dei maxischermi.